Per tutti coloro che visitano questo blog
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Vi invito a guardare il documentario in fondo alla pagina è un'opera d'arte.
"Cosa c'è sotto le nuvole"
Il video descrive il degrado in atto nelle Alpi Apuane .
Regia,Testi,Musica di:
Alberto Grossi
Vincitore del premio speciale al Mountain Film Festival di Trento.
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martedì 29 dicembre 2009
MATTIA MORENI
Mattia Moreni
(Pavia, 1920 - Ravenna,1999)
Si forma all'Accademia Albertina di Torino. Moreni è considerato uno dei maggiori protagonisti dell’arte del secondo Novecento a livello mondiale. Dopo una formazione neocubista, (si forma nell'ambiente torinese del dopoguerra) tra il 1952 ed il 1954 fa parte del Gruppo degli Otto con Afro, Birolli, Corpora, Morlotti, Santomaso, Turcato e Vedova ed è tra i primi a percepire la novità delle tematiche informali. Nel 1956 con Francesco Arcangeli ,( insieme avevano fondato nel '53 la corrente artistica "Ultimo Naturalismo") partecipa alla Biennale di Venezia (vi espone senza interruzioni dal 1948 e vi esporrà ancora nel '60, '72 e alla mostra del Centenario nel '95) . Dal 1964 dipinge quasi esclusivamente sul tema dell'anguria, fino a diventare un simbolo iconografico del suo lavoro. Negli anni, la sua pittura, sviluppa un linguaggio che gradualmente giunge all'informale attraverso il recupero della carica gestuale dell'espressionismo astratto americano e dell' Action Painting. Fino ad arrivare agli anni ottanta dove l'artista con le sue opere tende a mettere a nudo le insidie della modernità difendendo i valori della natura , contro le minacce della civiltà computerizzata, si tratta di opere fortemente trasgressive e dichiaratamente provocatorie, una sorta di risposta alla contemporanea pittura "di basso profilo", una figurazione elementare e beffarda sul convincimento e sulla denuncia di una patente 'regressione' della specie umana.
(Pavia, 1920 - Ravenna,1999)
Si forma all'Accademia Albertina di Torino. Moreni è considerato uno dei maggiori protagonisti dell’arte del secondo Novecento a livello mondiale. Dopo una formazione neocubista, (si forma nell'ambiente torinese del dopoguerra) tra il 1952 ed il 1954 fa parte del Gruppo degli Otto con Afro, Birolli, Corpora, Morlotti, Santomaso, Turcato e Vedova ed è tra i primi a percepire la novità delle tematiche informali. Nel 1956 con Francesco Arcangeli ,( insieme avevano fondato nel '53 la corrente artistica "Ultimo Naturalismo") partecipa alla Biennale di Venezia (vi espone senza interruzioni dal 1948 e vi esporrà ancora nel '60, '72 e alla mostra del Centenario nel '95) . Dal 1964 dipinge quasi esclusivamente sul tema dell'anguria, fino a diventare un simbolo iconografico del suo lavoro. Negli anni, la sua pittura, sviluppa un linguaggio che gradualmente giunge all'informale attraverso il recupero della carica gestuale dell'espressionismo astratto americano e dell' Action Painting. Fino ad arrivare agli anni ottanta dove l'artista con le sue opere tende a mettere a nudo le insidie della modernità difendendo i valori della natura , contro le minacce della civiltà computerizzata, si tratta di opere fortemente trasgressive e dichiaratamente provocatorie, una sorta di risposta alla contemporanea pittura "di basso profilo", una figurazione elementare e beffarda sul convincimento e sulla denuncia di una patente 'regressione' della specie umana.
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