Ha studiato all'Ecole Nationale Superieure des Metieres d'Art, di Parigi.
Esordisce come pittore , dipingendo opere astratte composte da bande verticali alternativamente bianche e nere o di due colori diversi. Il motivo a bande viene ripetuto invariato per circa vent'anni. Spinto da motivazioni ideologiche ad abbandonare la pittura su cavalletto, considerata un veicolo di mercificazione dell'arte, nel 1960 comincia a realizzare le sue opere in spazi aperti o ad adattarle alle sale dei musei e delle gallerie in cui espone, con l'intenzione di trasformare lo spazio e modificarne la percezione. Lavora anche all'esterno , dipingendo parti di monumenti, appendendo bandiere a strisce su edifici importanti o installando pannelli a sandwich per le strade.Nei suoi lavori realizzati in situ, pittura, tessuto, legno, metallo, specchio, vetro, carta sono abbinati a formare opere a parete oppure complesse strutture ambientali intese a proporre una lettura critica dell’oggetto d’arte, con riferimento alla sua storia disciplinare e culturale alla codificazione del contesto, al rapporto con il fruitore. Le sue opere, che hanno spesso carattere effimero, sono documentate dallo stesso Buren con "foto-souvenir".
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