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Vi invito a guardare il documentario in fondo alla pagina è un'opera d'arte.

"Cosa c'è sotto le nuvole"
Il video descrive il degrado in atto nelle Alpi Apuane .

Regia,Testi,Musica di:
Alberto Grossi
Vincitore del premio speciale al Mountain Film Festival di Trento.

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mercoledì 24 giugno 2009

CESARE BERLINGERI


Cesare Berlingeri
(Cittanova,(RC) 1948)

Cesare Berlingeri è nato nel 1948 a Cittanova (RC) e vive e lavora a Taurianova, sempre in provincia di Reggio Calabria. Inizia a dipingere giovanissimo. Nel 1964 emigra in Piemonte, dove lavora presso un decoratore di chiese. Successivamente intraprende una serie di viaggi in Italia e in Europa, prende contatto con altri artisti e si avvicina al mondo della cultura contemporanea, in continua metamorfosi. Nel 1970 è a Roma; lavora per il teatro e per la televisione come scenografo e costumista, con il regista Enrico Vincenti. Contemporaneamente, e fino al 1974, è responsabile per il canale arte dei centri servizi culturali CIF della Calabria. In questi anni sperimenta tecniche e maniere diverse di dipingere, utilizzando agenti atmosferici quali vento, pioggia,fuoco e materiali come la calce, il cemento, la carta straccia e la tela.Nel 1976 comincia a lavorare alla “spiegazione” e si avvicina agli artisti della Galleria Soligo di Roma: Tano Festa, Mario Schifano, Giulio Turcato,Franco Angeli, Alberto Parres, Nicola Maria Martino, Gianstefano Burattini; ma è con Festa che, pur nell’assoluta diversità, nasce una grande amicizia e si sviluppa una notevole affinità intellettuale.Dal 1980 al 1986 vive una fase di passaggio tra le istanze concettuali e l’emergere di una riscoperta della materia pittorica. Le opere di questo periodo sono prevalentemente tele di notevoli dimensioni dipinte, con grandi gesti, con colori a olio e smalti industriali. In questi anni si intensifica il lavoro con il teatro.Dal 1989 al 1995 è docente presso l’Accademia d’Arte Drammatica della Calabria a Palmi.
A partire dal 1987 l’interesse per il colore e il segno viene esaltato con la realizzazione di grandi dipinti monocromi su tela, con l’aggiunta di pesanti lastre di ferro e superfici spesse di cera vergine su legno e pigmenti allo stato puro. L'incontro con Tommaso Trini, nel 1990, ha segnato l‘inizio dei dipinti piegati, ai quali l’artista aveva iniziato a lavorare quindici anni prima. Mediante le famose tele piegate Berlingeri intende “evocare segreti senza tuttavia svelarli completamente”; ecco allora che le sue opere nascono da un profondo desiderio di occultamento, cioè l'artista nasconde i diversi dati percettivi, conservandoli gelosamente tra le pieghe delle tele.


parte della fonte: Ufficio Stampa Fenice

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