Per tutti coloro che visitano questo blog
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Vi invito a guardare il documentario in fondo alla pagina è un'opera d'arte.
"Cosa c'è sotto le nuvole"
Il video descrive il degrado in atto nelle Alpi Apuane .
Regia,Testi,Musica di:
Alberto Grossi
Vincitore del premio speciale al Mountain Film Festival di Trento.
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giovedì 5 novembre 2009
Lucio Del Pezzo
Lucio Del Pezzo
(Napoli, 1933)
Nel 1958 a Napoli è tra i fondatori con Di Bello e Biasi del Gruppo '58 e della rivista "Documento Sud", in collegamento con il gruppo milanese di Baj, opere materiche di ispirazione neodada (sacchi,objets trouvès, tele bruciate).Successivamente, negli anni Sessanta, recupero dell'oggetto in chiave pop opere che sono insieme quadro, scultura e oggetto. In queste, l'oggetto popolare o d'uso comune si accumula, comparendo caricato della propria funzione e della propria storia e, allo stesso tempo, assurge a presenza atemporale, senza uscire dal contesto, con una particolare accentuazione di tipo geometrico -metafisico (riferimenti a de Chirico e a Tilson) i soggetti più noti sono composizioni con solidi geometrici, saette , bersagli, arcobaleni, e altri elementi tridimensionali. Le tecniche usate sono l'olio,acrilico, tempera, collage, assemlage ( polimaterico o legno dipinto). Lungo gli anni '70 collabora col ministero dell'educazione francese lavorando alla Facoltà di psicologia applicata di un'università parigina e all'Atelier des enfants del Centre Pompidou. Ha partecipato a diverse Biennali di Venezia .
(Napoli, 1933)
Nel 1958 a Napoli è tra i fondatori con Di Bello e Biasi del Gruppo '58 e della rivista "Documento Sud", in collegamento con il gruppo milanese di Baj, opere materiche di ispirazione neodada (sacchi,objets trouvès, tele bruciate).Successivamente, negli anni Sessanta, recupero dell'oggetto in chiave pop opere che sono insieme quadro, scultura e oggetto. In queste, l'oggetto popolare o d'uso comune si accumula, comparendo caricato della propria funzione e della propria storia e, allo stesso tempo, assurge a presenza atemporale, senza uscire dal contesto, con una particolare accentuazione di tipo geometrico -metafisico (riferimenti a de Chirico e a Tilson) i soggetti più noti sono composizioni con solidi geometrici, saette , bersagli, arcobaleni, e altri elementi tridimensionali. Le tecniche usate sono l'olio,acrilico, tempera, collage, assemlage ( polimaterico o legno dipinto). Lungo gli anni '70 collabora col ministero dell'educazione francese lavorando alla Facoltà di psicologia applicata di un'università parigina e all'Atelier des enfants del Centre Pompidou. Ha partecipato a diverse Biennali di Venezia .
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