(Reggio Emilia 1940)
Compie i suoi studi al Liceo Artistico e all'Accademia di Belle arti di Venezia dove in seguito sarà titolare della cattedra di pittura. Tra gli anni Sessanta e Settanta opera nell'area figurativa , con immagini oggettuali di connotazione popular, insistentemente legate al tema dell'acqua e degli oggetti ad essa relazionati, costruite con tecnica minuziosa e ironia oggettiva. Il filo conduttore dell'acqua caratterizza anche la ricerca seguente, estesa all'ambientee ai sussidi linguistici della tecnologia audiovisiva. L'artista segue da sempre con coerenza una duplice ricerca da una parte tematica dall'altra formale. Sono due le intuizioni presenti sin dalle sue prime opere: da un lato il carattere scultoreo delle installazioni, dall'altro il riconoscimento di un'affinità tra ciò che Plessi chiama il cangiante elettronico e il tema dell'acqua e della liquidità. La corporeità delle "video-installazioni", ottenuta con materiali "reali", e la coesistenza delle dimensioni di spazio, tempo, moto e suono, accentuano la riflessione dell'unità percettiva dell'elemento organico e della sua immagine elettronica offerta dallo schermo del monitor.
12 strutture in ferro 50x50x280
12 monitors, programma preregistrato
12 elementi naturali
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