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Vi invito a guardare il documentario in fondo alla pagina è un'opera d'arte.

"Cosa c'è sotto le nuvole"
Il video descrive il degrado in atto nelle Alpi Apuane .

Regia,Testi,Musica di:
Alberto Grossi
Vincitore del premio speciale al Mountain Film Festival di Trento.

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domenica 31 maggio 2009

VINICIO BERTI


Vinicio Berti
(Firenze 1921 – 1991)

Mi piace aprire questa nuova categoria di "Artisti storicizzati da riscoprire e da rivalutare" con un autentico e grande artista come è stato Vinicio Berti, perché proprio Berti. Prima di tutto perché è stato ingiustamente dimenticato dalla scarsa sensibilità di tanti critici i quali non hanno dato quel giusto riconoscimento ad un periodo della storia dell'arte Italiana che va sotto il nome di "Astrattismo Classico" assieme a Gualtiero Nativi Bruno Brunetti,Alvaro Monnini e Mario Nuti hanno dato vita al movimento inserendosi con forza sulla strada delle avanguardie storiche e nel generale rinnovamento della cultura artistica europea.
Questo movimento è nato nel 1947, in Italia in quel momento, nascevano quasi contemporaneamente tre gruppi,
FORMA di Roma,(Accardi,Attardi,Consagra,Dorazio,Guerrini,Perilli,Sanfilippo,Turcato) il M.A.C. di Milano (Dorfles,Monnet,Munari,Soldati) e appunto l'ASTRATTISMO CLASSICO a Firenze.
Nelle prime tre mostre una nel "47 dove parteciparono tutti artisti toscani...la seconda nel "48 vi parteciparono artisti di Firenze Roma e Milano.......mentre la terza nel "49 fu molto più ampia con la partecipazione di artisti stranieri tra i quali
Vasarely........ Per Berti bisognava rinnovarsi, gli artisti italiani erano rimasti indietro rispetto alle altre realtà europee , causa vent'anni di dominio fascista relegando l'Italia in una posizione di secondo piano.Il gruppo si sciolse nel 1950 ma Berti continuò a sviluppare ed ampliare le possibilità espressive dell’Astrattismo Classico nel contenuto e nella forma con il ciclo delle Cittadelle ostili (1955-56) all’Omaggio a Einstein,......i cicli delle Brecce nel tempo (1955-58)e dell’Avventuroso astrale (1959-65), ispirato alle prime imprese spaziali, nel 1966 è la volta delle Cittadelle di resistenza, Partenza zero, Geometria volumetrica, Realtà antagonista, sino aDal basso in alto (1981), preludio alle più recenti Visioni verso l’alto.

Nel riquadro:
"Oppositore e quantità antagoniste"
Cm 60x80 (1973)

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