Cesare Tacchi
(Roma 1940)
A soli diciannove anni esordisce insieme a Mario Schifano e Renato Mambor alla galleria Appia Antica di Roma nel 1959. Negli anni Sessanta partecipa a numerose mostre personali e collettive, esponendo spesso alla galleria La Tartaruga diventando uno degli artisti protagonisti della Pop Art italiana. Il giovane Tacchi affermò la sua identità realizzando sin dal 1965 una produzione di oggetti-quadro, tele e dipinti “imbottiti”, sfruttando superfici in tappezzeria con tutte le sue prominenze, sulle quali si modellava una pittura che si richiamava con esplicita eleganza ironica a temi “floreali” ripresi da Botticelli e Pisanello. Negli anni Settanta partecipa ad importanti mostre presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma, la Galleria d'Arte Moderna di Bologna e la Quadriennale di Roma, portando avanti la poetica Pop, usando i procedimenti di recupero dell'immagine dei mass-media che riporta su tessuti stampati e spesso imbottiti, conferendo al quadro una interessante , gustosa e lucida forza di trasgressività, che cerca di uscire dalla consueta bidimensionalità, producendo una sorta di "bassorilievo", mediante l'uso delle imbottiture.
Per tutti coloro che visitano questo blog
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Vi invito a guardare il documentario in fondo alla pagina è un'opera d'arte.
"Cosa c'è sotto le nuvole"
Il video descrive il degrado in atto nelle Alpi Apuane .
Regia,Testi,Musica di:
Alberto Grossi
Vincitore del premio speciale al Mountain Film Festival di Trento.
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giovedì 25 novembre 2010
CESARE TACCHI
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