Per tutti coloro che visitano questo blog
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Vi invito a guardare il documentario in fondo alla pagina è un'opera d'arte.
"Cosa c'è sotto le nuvole"
Il video descrive il degrado in atto nelle Alpi Apuane .
Regia,Testi,Musica di:
Alberto Grossi
Vincitore del premio speciale al Mountain Film Festival di Trento.
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martedì 21 luglio 2009
RENZO VESPIGNANI
Renzo Vespignani
(Roma, 1924-2001)
Cresciuto in una delle più povere borgate romane, il Portonaccio, Vespignani è stato un grande pittore, illustratore, scenografo, incisore e sensa ombra di dubbio è stato un grande disegnatore. Comincia a disegnare e a dipingere durante i mesi di Roma nazista, raccontando in centinaia di piccole pagine gli orrori dell'occupazione, il passaggio sporco e patetico della periferia, le povere storie degli emarginati, dei reduci, degli sciuscià. La pittura di Vespignani è estremamente realista, e vuole essere testimonianza e denuncia sociale contro la progressiva alienazione dell'uomo, prima umiliato dagli orrori della guerra e poi soffocato dagli scempio edilizi prodotti dal capitalismo. Secondo Vespignani, infatti, la ricostruzione del dopoguerra fece emergere l'avidità della nuova borghesia dedita alla speculazione e allo sfruttamento della natura e degli individui, in un contesto in cui si affermava come dominante il modello economico e sociale statunitense, che assurgeva a valore l'arricchimento, mortificando i più deboli e la loro dignità.Un'arte grande realizzata senza compromessi, anche quando il mercato gli chiedeva più facili e commerciali ammiccamenti di cui sarebbe stato capacissimo per le ineguagliabili doti di disegnatore. Persino nelle sue tempere più commerciali, nei suoi quadri meno inquietanti e tanto adorati dai collezionisti, Renzo Vespignani ha sempre mantenuto una qualità pittorica di prim'ordine, affascinando anche i più riluttanti verso l'arte che, attratti dall'incisiva espressività del segno, ne sono stati conquistati per sempre.
Nel riquadro : "La borghesia incontra l’orrore"
(Roma, 1924-2001)
Cresciuto in una delle più povere borgate romane, il Portonaccio, Vespignani è stato un grande pittore, illustratore, scenografo, incisore e sensa ombra di dubbio è stato un grande disegnatore. Comincia a disegnare e a dipingere durante i mesi di Roma nazista, raccontando in centinaia di piccole pagine gli orrori dell'occupazione, il passaggio sporco e patetico della periferia, le povere storie degli emarginati, dei reduci, degli sciuscià. La pittura di Vespignani è estremamente realista, e vuole essere testimonianza e denuncia sociale contro la progressiva alienazione dell'uomo, prima umiliato dagli orrori della guerra e poi soffocato dagli scempio edilizi prodotti dal capitalismo. Secondo Vespignani, infatti, la ricostruzione del dopoguerra fece emergere l'avidità della nuova borghesia dedita alla speculazione e allo sfruttamento della natura e degli individui, in un contesto in cui si affermava come dominante il modello economico e sociale statunitense, che assurgeva a valore l'arricchimento, mortificando i più deboli e la loro dignità.Un'arte grande realizzata senza compromessi, anche quando il mercato gli chiedeva più facili e commerciali ammiccamenti di cui sarebbe stato capacissimo per le ineguagliabili doti di disegnatore. Persino nelle sue tempere più commerciali, nei suoi quadri meno inquietanti e tanto adorati dai collezionisti, Renzo Vespignani ha sempre mantenuto una qualità pittorica di prim'ordine, affascinando anche i più riluttanti verso l'arte che, attratti dall'incisiva espressività del segno, ne sono stati conquistati per sempre.
Nel riquadro : "La borghesia incontra l’orrore"
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