Per tutti coloro che visitano questo blog
__________________________________________________________________
Vi invito a guardare il documentario in fondo alla pagina è un'opera d'arte.
"Cosa c'è sotto le nuvole"
Il video descrive il degrado in atto nelle Alpi Apuane .
Regia,Testi,Musica di:
Alberto Grossi
Vincitore del premio speciale al Mountain Film Festival di Trento.
*******************************************************************************************
venerdì 9 aprile 2010
GILBERT & GEORGE
Gilbert & George
Gilbert- Bolzano,1943
George- Plymouth, 1942
Gilbert & George lavorano insieme dal 1970, da quando, studenti di scultra alla St.Martin school of Art di Londra, si presentarono come performer nei panni di "singing sculptures"(sculture cantanti): dipinti di una vernice metallica e vestiti dei loro completi grigi da uomini d'affari vecchio stampo, i due salgono su un piedistallo e a intervalli regolari cantano una popolare canzone inglese. Da allora vivono e lavorano insieme in un quartiere operaio dell'East End.Gilbert & George sono famosi in tutto il mondo per aver rivoluzionato, in modo sostanziale, il concetto di scultura, traendo spunto per le loro opere, dall’ esperienza della vita quotidiana fino a presentare se stessi e i propri corpi come ‘’sculture viventi” diventando la chiave di lettura del loro stesso immaginario, i registi dell'immagine che per forza si deve rivolgere al loro superEgo,elaborando fotografie composite, con lastre traslucide, di colori sgargianti,acidi e innaturali, montate quasi a simulare una moderna vetrata gotica. Le problematiche che gli artisti toccano più frequentemente vertono sulla religione, sulla sessualità, sulla razza e sull’identità, ma anche le tensioni della vita nelle citta’ e i conflitti tra le tradizioni culturali differenti. Nelle ultime opere è Londra che ritorna protagonista, soprattutto dopo gli attentati terroristici del 2005: ancora una volta la grande città è, contemporaneamente, luogo di incontro-scontro di culture, coacervo di possibilità, ma anche di frustrazioni, intolleranza, rabbia e morte.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento