Tiene la sua prima personale nel 1968 alla Galleria Inquadrature di Firenze dove l'anno seguente espone provocatoriamente solo una persona viva. Si muove all'interno della tradizione neodada utilizzando i materiali più svariati e tecniche differenti, dal disegno alla decalcomania, al riporto fotografico, al collage all'uso di colori fluorescenti, sui più diversi supporti. Nella seconda metà degli anni settanta comincia ad essere invitato alle più importanti manifestazioni artistiche e nel 1982 alla Biennale di Venezia. Le sue opere attuali sono un filtro di riflessione che arricchisce la realtà, sociale ed autobiografica, vissuta; filtro che esprime attraverso una notevole precisione figurale. I suoi paesaggi in cui risulta assente ogni preoccupazione prospettica, rimandano al giocoso e fantastico mondo dell'infanzia, consentendo viaggi immaginari in magici mondi di letteraria memoria. I quadri di Alinari possono essere apprezzati e condivisi o turbare l'osservatore, ma certamente non lo lasciano indifferente, essi attirano lo sguardo e coinvolgono la natura più intima dell'uomo. Vive e lavora a Rignano sull'Arno.
Dal sito " L' URLO " Rivista d'arte contemporanea.
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