Artista che elabora i suoi complessi disegni, multicolori e chiassosi, con il sapiente utilizzo della più classica delle tecniche: l'olio su tela.
Definisce il proprio lavoro come 'machines à penser', luoghi in cui un intero universo è pronto a mostrarsi agli occhi dello spettatore che tenti di districare i vari elementi presenti sulla tela, accettando la sfida dell'immagine ad avventurarsi in un processo di fruizione non immediata. Un tempo e un percorso necessari per intendere appieno l'elemento ironico e non raramente sardonico presente nella produzione di Cannavacciuolo, tratto distintivo di un artista che non rinuncia al proprio ruolo di osservatore critico della realtà, e la dipinge con un senso acuto del ridicolo e dell'assurdo.
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