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Vi invito a guardare il documentario in fondo alla pagina è un'opera d'arte.

"Cosa c'è sotto le nuvole"
Il video descrive il degrado in atto nelle Alpi Apuane .

Regia,Testi,Musica di:
Alberto Grossi
Vincitore del premio speciale al Mountain Film Festival di Trento.

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martedì 10 aprile 2012

in primo piano - aNNa GaLLo

"Il primo passo" xilografia su legno, stampa manuale, Anna Gallo


Opera realizzata per Skeda Prato, numero 1, anno terzo, 2012

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LA NECESSITA' DELLA VITA INTERIORE

In una visione più intimista, riflessiva, personale, quasi romanzata forse, mi soffermo a riflettere, per realizzare questa grafica, sulla possibilità che si potrebbe avere considerando il primo passo come “un” passo verso quello che è dentro e non fuori di noi, cioè un percorso che ha costruito la vita, la coscienza, l’intelligenza, i sentimenti, gli affetti più radicati relazionati all’ambiente, alla società in cui si vive. La vita interiore nasce come necessità ogni volta che apriamo gli occhi e intraprendiamo il primo passo e ci apriamo alla consapevolezza che se tutto intorno è scabroso, violento, contraddittorio, controverso, si può vivere a testa alta il presente e andare incontro alla scoperta “interiore” volta a una nuova speranza, a una nuova luce, a una nuova visione.
La tecnica usata per realizzare questa grafica è quella xilografica (incisione su legno). Un lavoro prettamente manuale, a partire dall’intaglio fino alla stampa. La superficie dura del legno viene scavata, svuotata del superfluo, alla ricerca dei bianchi, della luce.
Un segno nero graffiante è la figura in un atteggiamento ottimista che guarda avanti non indietro alla ricerca di quello che c’è sotto: metaforicamente a quello che è dentro di noi per riportarlo in superficie. Nonostante tutto, questo slancio è necessario, è il primo passo, verso quello che veramente siamo, bello o brutto che sia, per portarlo fuori, scoprirlo, per non restare indietro, per non restare a guardare: “fissare gli occhi sulla vita interiore, tendere l’orecchio alla necessità interiore” scriveva Kandinski nello Spirituale dell’Arte. Poiché non abbiamo la capacità e il potere di controllare l’ultimo di passo, perché non vivere in maniera diversa il primo?

ANNA GALLO (marzo 2012)

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Inserito da Enzo Correnti

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