Per tutti coloro che visitano questo blog
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Vi invito a guardare il documentario in fondo alla pagina è un'opera d'arte.
"Cosa c'è sotto le nuvole"
Il video descrive il degrado in atto nelle Alpi Apuane .
Regia,Testi,Musica di:
Alberto Grossi
Vincitore del premio speciale al Mountain Film Festival di Trento.
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venerdì 31 luglio 2009
Arte Mondadori - Copertine Vecchi Numeri N° 335 Luglio 2002
ARTE Numero 335
Luglio 2001
Copertina
L' eros a fior di pelle
di Tran ba Vang
Pietrasanta
Vacanze in galleria
Grandi mostre
Picasso
Kentridge
Tiffany
giovedì 30 luglio 2009
CINDY SHERMAN
CINDY SHERMAN
(Glen Ridge, New Jersey, 1954)
Come tutti gli artisti della Body Art CINDY SHERMAN usa la propria immagine e il proprio corpo come opera d'arte trasformandolo in innumerevoli varietà di personaggi per eternarli nelle sue fotografie. Dalla serie dei Fotogrammi senza titolo fatti tra il 1976 e il 1980, 69 fotografie in bianco e nero dove l'artista riprende se stessa mentre interpreta alcuni modelli di donna dei film commerciali americani degli anni cinquanta, ai successivi Ritratti storici dove l'artista guardando al passato si mette nei panni di personaggi dei dipinti antichi (1988,1990), le Sex picture (1994) fotografie esplicitamente pornografiche, o usando protesi anatomiche e bambole da sex-shop montate in atteggiamenti provocanti e inammissibili, i Senza titolo (2000) fino ad arrivare alla sua recente serie dei Clowns (2003-04), dove l'uso del digitale gli consente di creare fondi di colori dinamici e assemblaggi di numerosi personaggi.
Nel riquadro Untitled #211, 1989 color photograph.
(Glen Ridge, New Jersey, 1954)
Come tutti gli artisti della Body Art CINDY SHERMAN usa la propria immagine e il proprio corpo come opera d'arte trasformandolo in innumerevoli varietà di personaggi per eternarli nelle sue fotografie. Dalla serie dei Fotogrammi senza titolo fatti tra il 1976 e il 1980, 69 fotografie in bianco e nero dove l'artista riprende se stessa mentre interpreta alcuni modelli di donna dei film commerciali americani degli anni cinquanta, ai successivi Ritratti storici dove l'artista guardando al passato si mette nei panni di personaggi dei dipinti antichi (1988,1990), le Sex picture (1994) fotografie esplicitamente pornografiche, o usando protesi anatomiche e bambole da sex-shop montate in atteggiamenti provocanti e inammissibili, i Senza titolo (2000) fino ad arrivare alla sua recente serie dei Clowns (2003-04), dove l'uso del digitale gli consente di creare fondi di colori dinamici e assemblaggi di numerosi personaggi.
Nel riquadro Untitled #211, 1989 color photograph.
martedì 28 luglio 2009
Arte Mondadori - Copertine Vecchi Numeri N° 334 Giugno 2001
GIOSETTA FIORONI
Giosetta Fioroni
(Roma,1932)
Giosetta Fioroni, nata e residente a Roma, ha frequentato la locale Accademia di Belle Arti con Toti Scialoja.
Negli anni ’60 ha fatto parte della Scuola di Piazza del Popolo, con Schifano, Festa, Angeli, Rotella e altri artisti. Le sue opere sono nei principali musei italiani.
Figlia di artisti: il padre Mario è scultore e la madre Francesca dipinge ed è valente marionettista. Espone tra le prime volte nel 1956 alla Biennale di Venezia. Faranno seguito nel tempo innumerevoli personali e collettive in Italia e all’estero. Realizza, negli anni ‘60-‘70, un ciclo di tele con immagini d’argento che ottengono un’immediata attenzione.
Nel 1968 Giosetta si allontana momentaneamente dalla pittura e realizza una performance, La Spia ottica, che inaugura il Teatro delle Mostre alla Galleria Tartaruga di Roma. Nel 1969 realizza anche il primo Teatrino, "giocattolo per adulti" in legno dipinto: attraverso una lente si può guardare all’interno un assemblaggio di oggetti miniaturati.
Nel corso degli anni ‘70 Giosetta vive lunghi periodi in campagna, nel trevigiano, insieme allo scrittore Goffredo Parise. Il suo interesse si concentra sulle leggende degli spiriti di campagna, storie oniriche e visionarie, dalle quali nasce una serie di opere dedicate al mondo della Fiaba e alla riscoperta dell’infanzia.
Negli anni ‘80 ricordiamo il ciclo pittorico "Il vero" a cui appartengono alcune tele qui esposte. Di quello stesso periodo è la serie di pastelli e oli dedicati a Gian Domenico Tiepolo.
Oltre a proseguire nella pittura, alla quale Giosetta si dedica tuttora costantemente nel grande studio-laboratorio di Via San Francesco di Sales in Trastevere, l’artista approda nel 1993 alla ceramica, che inizia a lavorare presso la Bottega Gatti di Faenza e che l’impegnerà sempre di più nella creazione di importanti cicli scultorei.
Sin dall’inizio del suo lavoro Giosetta ha avuto rapporti costanti con scrittori e poeti, tra cui Parise, Ceronetti, Arbasino, Zanzotto, Garboli e molti altri con i quali ha realizzato libri, edizioni di grafica ed opere su carta.
dal portale " legislature camera "
(Roma,1932)
Giosetta Fioroni, nata e residente a Roma, ha frequentato la locale Accademia di Belle Arti con Toti Scialoja.
Negli anni ’60 ha fatto parte della Scuola di Piazza del Popolo, con Schifano, Festa, Angeli, Rotella e altri artisti. Le sue opere sono nei principali musei italiani.
Figlia di artisti: il padre Mario è scultore e la madre Francesca dipinge ed è valente marionettista. Espone tra le prime volte nel 1956 alla Biennale di Venezia. Faranno seguito nel tempo innumerevoli personali e collettive in Italia e all’estero. Realizza, negli anni ‘60-‘70, un ciclo di tele con immagini d’argento che ottengono un’immediata attenzione.
Nel 1968 Giosetta si allontana momentaneamente dalla pittura e realizza una performance, La Spia ottica, che inaugura il Teatro delle Mostre alla Galleria Tartaruga di Roma. Nel 1969 realizza anche il primo Teatrino, "giocattolo per adulti" in legno dipinto: attraverso una lente si può guardare all’interno un assemblaggio di oggetti miniaturati.
Nel corso degli anni ‘70 Giosetta vive lunghi periodi in campagna, nel trevigiano, insieme allo scrittore Goffredo Parise. Il suo interesse si concentra sulle leggende degli spiriti di campagna, storie oniriche e visionarie, dalle quali nasce una serie di opere dedicate al mondo della Fiaba e alla riscoperta dell’infanzia.
Negli anni ‘80 ricordiamo il ciclo pittorico "Il vero" a cui appartengono alcune tele qui esposte. Di quello stesso periodo è la serie di pastelli e oli dedicati a Gian Domenico Tiepolo.
Oltre a proseguire nella pittura, alla quale Giosetta si dedica tuttora costantemente nel grande studio-laboratorio di Via San Francesco di Sales in Trastevere, l’artista approda nel 1993 alla ceramica, che inizia a lavorare presso la Bottega Gatti di Faenza e che l’impegnerà sempre di più nella creazione di importanti cicli scultorei.
Sin dall’inizio del suo lavoro Giosetta ha avuto rapporti costanti con scrittori e poeti, tra cui Parise, Ceronetti, Arbasino, Zanzotto, Garboli e molti altri con i quali ha realizzato libri, edizioni di grafica ed opere su carta.
dal portale " legislature camera "
eSSeRCi SeNZa eSSeRCi Mostra di arte postale Seconda Edizione
eSSeRCi SeNZa eSSeRCi (seconda edizione)
MoSTRa Di aRTe PoSTaLe
a cura di eNZo CoRReNTi
evento collaterale al V° Incontro artisti contemporanei
per partecipare ci sono poche regole da rispettare,
fate e spedite la vostra arte postale...
- REGOLAMENTO:
1)-Eseguire le mail art a "tema libero"
2)-Sul retro scrivere nome dell'autore, data e titolo
3)-La partecipazione è gratuita
4)-Spedire una o più opere postali a:
---ENZO CORRENTI - VIA GARELLA, 43 - 59100 PRATO
5)-Le opere pervenute non saranno restituite
6)-Per informazioni:---Enzo 347.5729513 - enzo.correnti@libero.it
-
La mostra fa parte della manifestazione:
NoMe PRoPRio PeRSoNa uMaNa
V° iNCoNTRo aRTiSTi CoNTeMPoRaNei
CaRRoZZeRia RiZieRiVia PiSaNa, 19
PoNTeDeRa (PiSa)
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Sabato 26 e domenica 27 settembre 2009
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ps SARANNO ESPOSTE TUTTE LE MAIL ART PERVENUTE ENTRO E NON OLTRE IL 24 SETTEMBRE 2009
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This year also, the annual meeting of the contemporary artists, in Carrozzeria Rizzieri di Pontedera.
The MAIL ART exhibition ESSERCI SENZA ESSERCI (Being There, Without Being There) – the second edition
Curated by Enzo Correnti
Collateral event in V° encounter of the contemporary artiststhere are few rules to follow, for participationmake and send your mail art….
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THE RULES:
THE RULES:
1) The theme of the exhibition is free
2) On the back side of the mail art write the name of the author, date and title of the work
3) There is no participation fee
4) Send one or more mail arts to the following address: ENZO CORRENTI – VIA GARELLA, 43 – 59100 PRATO, ITALY
5) The mail arts are not being returned
6) For more information: Enzo Correnti – cell phone +393475729513, E-mail: enzo.correnti@libero.it
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The exhibition is part of the manifestation:
NoMe PRoPRio PeRSoNa uMaNa (Personal Name Human Person)
The exhibition is part of the manifestation:
NoMe PRoPRio PeRSoNa uMaNa (Personal Name Human Person)
V° encounter of the contemporary artists
Carrozzeria Rizzieri
Via Pisana 19
Pontendera (Pisa) Italy
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Saturday, the 26th and Sunday the 27th of September 2009.
Saturday, the 26th and Sunday the 27th of September 2009.
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ALL MAIL ART RECEIVED NOT LATER THAN THE 24TH OF SEPTEMBER WILL BE EXHIBITED ON THE SHOW.
-
ALL MAIL ART RECEIVED NOT LATER THAN THE 24TH OF SEPTEMBER WILL BE EXHIBITED ON THE SHOW.
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inserito da ENZO CORRENTI
lunedì 27 luglio 2009
JEAN-MICHEL BASQUIAT
Jean-Michel Basquiat
(Brooklyn,1960-New york,1988)
Autodidatta i suoi primi lavori sono i graffiti nelle stazioni della metropolitana di New York dove si firma col nome di SAMO.
Nel 1981 riesce a farsi notare partecipando ad due mostre, la prima ad una collettiva a Long Island e l'altra una personale presso la galleria di Annina Nosei a New York.
Nel 1984 conosce Andy Warhol il quale sarà molto influente nell'indirizzarlo verso un neoespressionismo primitivo, molto simile all'Art Brut di Dubuffet l'unico distinguo era l'inserimento di scritte a volte cancellate che ricordavano quelle sui muri delle periferie newyorkesi .
I suoi primi dipinti raffigurano totem maschere simboli dell'arte primitiva Africana della quale lui si sente erede. Avrà collaborazioni insieme ad Andy Warhol e Francesco Clemente,ma la sua vita sarà molto breve per l'eccesso nell'uso della droga, fino a diventare tossicodipendente, morirà il 12 agosto del 1988, per una grave overdose di eroina a soli ventisette anni.
Nel riquadro "Autoritratto" del 1982 tecnica mista su tela.
(Brooklyn,1960-New york,1988)
Autodidatta i suoi primi lavori sono i graffiti nelle stazioni della metropolitana di New York dove si firma col nome di SAMO.
Nel 1981 riesce a farsi notare partecipando ad due mostre, la prima ad una collettiva a Long Island e l'altra una personale presso la galleria di Annina Nosei a New York.
Nel 1984 conosce Andy Warhol il quale sarà molto influente nell'indirizzarlo verso un neoespressionismo primitivo, molto simile all'Art Brut di Dubuffet l'unico distinguo era l'inserimento di scritte a volte cancellate che ricordavano quelle sui muri delle periferie newyorkesi .
I suoi primi dipinti raffigurano totem maschere simboli dell'arte primitiva Africana della quale lui si sente erede. Avrà collaborazioni insieme ad Andy Warhol e Francesco Clemente,ma la sua vita sarà molto breve per l'eccesso nell'uso della droga, fino a diventare tossicodipendente, morirà il 12 agosto del 1988, per una grave overdose di eroina a soli ventisette anni.
Nel riquadro "Autoritratto" del 1982 tecnica mista su tela.
Arte Mondadori - Copertine Vecchi Numeri N° 333 Maggio 2001
INSoLiTi LuoGHi PeR iNSoLiTe MoSTRe 4 - MiaLuCe Photographie di NORBERT BREITENSTEIN
venerdì 24 luglio 2009
MiaLuCe Photographie di NORBERT BREITENSTEIN
MiaLuCe Photographie di NORBERT BREITENSTEIN
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Poggio al Mulino (Loc Grimoli)
Cavriglia (Arezzo)
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Inaugurazione: 25 luglio 2009 ore 17.00
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Da sab 25 luglio 2009 a ven 25 settembre 2009
-
Come raggiungere POGGIO A MULINO
Prendere la strada che porta a Cavriglia, senza entrare in paese proseguire verso Siena, per due Km, a destra troverete un cartello che porta a Loc. GRIMOLI. Arrivati al Cartelo che indica Grimoli, proseguire avanti ancora circa 1 Km. e dopo un incrocio, a destra troverete una stradina sterrata che porta a Poggio al Mulino. vi aspettiamo per la degustazione
-
-Ingresso libero -
-
per informazioni: 3483387254
inserito da ENZO CORRENTI
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Poggio al Mulino (Loc Grimoli)
Cavriglia (Arezzo)
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Inaugurazione: 25 luglio 2009 ore 17.00
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Da sab 25 luglio 2009 a ven 25 settembre 2009
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Come raggiungere POGGIO A MULINO
Prendere la strada che porta a Cavriglia, senza entrare in paese proseguire verso Siena, per due Km, a destra troverete un cartello che porta a Loc. GRIMOLI. Arrivati al Cartelo che indica Grimoli, proseguire avanti ancora circa 1 Km. e dopo un incrocio, a destra troverete una stradina sterrata che porta a Poggio al Mulino. vi aspettiamo per la degustazione
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-Ingresso libero -
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per informazioni: 3483387254
inserito da ENZO CORRENTI
giovedì 23 luglio 2009
ALDO DAMIOLI
Aldo Damioli
(Milano, 1952)
Si è parlato spesso di un nuovo Canaletto, per le sue Venezie-New York , infatti riesce a inserire Venezie con il sostegno dell'immaginazione tra un riverbero d'acqua, accanto alla raffigurazione di un grattacielo newyorckese, .................Nel titolo delle mie opere Venezia sta come citazione dello stile vedutista, sta come indice di una città storica e culla della memoria artistica antica, mentre New York richiama l'altra culla dell'arte ovvero la modernità che è volata negli Stati Uniti con l'esodo degli artisti europei a ridosso del secondo conflitto mondiale"............"Io ritengo che nessun linguaggio, nel suo specifico, possa considerarsi esaurito: tutti i linguaggi esprimono un valore che non si consuma dall'oggi al domani"............."La bellezza la considero il frutto di convenzioni culturali"............."ogni cultura mette a punto una propria idea di bellezza"
Nel riquadro una suo lavoro - Venezia New York, 2001, olio su tela, cm 75 x 100
(Milano, 1952)
Si è parlato spesso di un nuovo Canaletto, per le sue Venezie-New York , infatti riesce a inserire Venezie con il sostegno dell'immaginazione tra un riverbero d'acqua, accanto alla raffigurazione di un grattacielo newyorckese, .................Nel titolo delle mie opere Venezia sta come citazione dello stile vedutista, sta come indice di una città storica e culla della memoria artistica antica, mentre New York richiama l'altra culla dell'arte ovvero la modernità che è volata negli Stati Uniti con l'esodo degli artisti europei a ridosso del secondo conflitto mondiale"............"Io ritengo che nessun linguaggio, nel suo specifico, possa considerarsi esaurito: tutti i linguaggi esprimono un valore che non si consuma dall'oggi al domani"............."La bellezza la considero il frutto di convenzioni culturali"............."ogni cultura mette a punto una propria idea di bellezza"
Nel riquadro una suo lavoro - Venezia New York, 2001, olio su tela, cm 75 x 100
martedì 21 luglio 2009
Arte Mondadori - Copertine Vecchi Numeri N° 332 Aprile 2001
RENZO VESPIGNANI
Renzo Vespignani
(Roma, 1924-2001)
Cresciuto in una delle più povere borgate romane, il Portonaccio, Vespignani è stato un grande pittore, illustratore, scenografo, incisore e sensa ombra di dubbio è stato un grande disegnatore. Comincia a disegnare e a dipingere durante i mesi di Roma nazista, raccontando in centinaia di piccole pagine gli orrori dell'occupazione, il passaggio sporco e patetico della periferia, le povere storie degli emarginati, dei reduci, degli sciuscià. La pittura di Vespignani è estremamente realista, e vuole essere testimonianza e denuncia sociale contro la progressiva alienazione dell'uomo, prima umiliato dagli orrori della guerra e poi soffocato dagli scempio edilizi prodotti dal capitalismo. Secondo Vespignani, infatti, la ricostruzione del dopoguerra fece emergere l'avidità della nuova borghesia dedita alla speculazione e allo sfruttamento della natura e degli individui, in un contesto in cui si affermava come dominante il modello economico e sociale statunitense, che assurgeva a valore l'arricchimento, mortificando i più deboli e la loro dignità.Un'arte grande realizzata senza compromessi, anche quando il mercato gli chiedeva più facili e commerciali ammiccamenti di cui sarebbe stato capacissimo per le ineguagliabili doti di disegnatore. Persino nelle sue tempere più commerciali, nei suoi quadri meno inquietanti e tanto adorati dai collezionisti, Renzo Vespignani ha sempre mantenuto una qualità pittorica di prim'ordine, affascinando anche i più riluttanti verso l'arte che, attratti dall'incisiva espressività del segno, ne sono stati conquistati per sempre.
Nel riquadro : "La borghesia incontra l’orrore"
(Roma, 1924-2001)
Cresciuto in una delle più povere borgate romane, il Portonaccio, Vespignani è stato un grande pittore, illustratore, scenografo, incisore e sensa ombra di dubbio è stato un grande disegnatore. Comincia a disegnare e a dipingere durante i mesi di Roma nazista, raccontando in centinaia di piccole pagine gli orrori dell'occupazione, il passaggio sporco e patetico della periferia, le povere storie degli emarginati, dei reduci, degli sciuscià. La pittura di Vespignani è estremamente realista, e vuole essere testimonianza e denuncia sociale contro la progressiva alienazione dell'uomo, prima umiliato dagli orrori della guerra e poi soffocato dagli scempio edilizi prodotti dal capitalismo. Secondo Vespignani, infatti, la ricostruzione del dopoguerra fece emergere l'avidità della nuova borghesia dedita alla speculazione e allo sfruttamento della natura e degli individui, in un contesto in cui si affermava come dominante il modello economico e sociale statunitense, che assurgeva a valore l'arricchimento, mortificando i più deboli e la loro dignità.Un'arte grande realizzata senza compromessi, anche quando il mercato gli chiedeva più facili e commerciali ammiccamenti di cui sarebbe stato capacissimo per le ineguagliabili doti di disegnatore. Persino nelle sue tempere più commerciali, nei suoi quadri meno inquietanti e tanto adorati dai collezionisti, Renzo Vespignani ha sempre mantenuto una qualità pittorica di prim'ordine, affascinando anche i più riluttanti verso l'arte che, attratti dall'incisiva espressività del segno, ne sono stati conquistati per sempre.
Nel riquadro : "La borghesia incontra l’orrore"
lunedì 20 luglio 2009
INSoLiTi LuoGHi PeR iNSoLiTe MoSTRe 3 aNCHe Le ZeBBRe VaNNo Di FReTTa
domenica 19 luglio 2009
INSoLiTi LuoGHi PeR iNSoLiTe MoSTRe 2 WRiTeRS JaM SeSSioN
INSoLiTi LuoGHi PeR iNSoLiTe MoSTRe 2
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WRiTeRS JaM SeSSioN
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Con il patrocinio del comune di Prato
Assessorato alla cultura e politiche giovanili
Camera del Commercio Prato
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Questo mio secondo post dedicato a "Insoliti luoghi per insolite mostre" è dedicata a "Writers Jam Session" che si può ammirare in un vuoto piazzale di Viale Montegrappa a Prato. Non penso che questo tipo di iniziative, dopo la dura legge emanata da un governo di destra contro i writers, saranno appoggiate dalla nuova giunta di destra del comune di Prato.
Quindi invito chi capita a Prato di andare a visitare questa bella iniziativa dedicata alle libere espressioni artistiche contemporanee.
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Inserito da ENZO CORRENTI
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WRiTeRS JaM SeSSioN
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Con il patrocinio del comune di Prato
Assessorato alla cultura e politiche giovanili
Camera del Commercio Prato
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Questo mio secondo post dedicato a "Insoliti luoghi per insolite mostre" è dedicata a "Writers Jam Session" che si può ammirare in un vuoto piazzale di Viale Montegrappa a Prato. Non penso che questo tipo di iniziative, dopo la dura legge emanata da un governo di destra contro i writers, saranno appoggiate dalla nuova giunta di destra del comune di Prato.
Quindi invito chi capita a Prato di andare a visitare questa bella iniziativa dedicata alle libere espressioni artistiche contemporanee.
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Inserito da ENZO CORRENTI
sabato 18 luglio 2009
Arte Mondadori - Copertine Vecchi Numeri N° 331 Marzo 2001
MARGHERITA MANZELLI
Margherita Manzelli
(Ravenna, 1968)
Nata a Ravenna nel 1968, Margherita Manzelli è tra i nomi di maggior rilievo nel panorama artistico italiano contemporaneo.
Presentata al grande pubblico attraverso numerose esposizioni personali e collettive in Italia (Castello di Rivoli, Studio Guenzani e Viafarini a Milano) e all'estero (Whitechapel e Greengrassi a Londra, Centre d'Art Contemporain a Ginevra e VI Biennale di Istanbul), l'artista ha rappresentato il nostro paese in occasione della Biennale di San Paolo, Brasile nel 2002.
I quadri di Margherita Manzelli rappresentano giovani donne, leggermente alterate nelle proporzioni e nell'incarnato con segni di invecchiamento precoce nelle mani e nei piedi ed espressioni che ne sottolineano i corpi emaciati. Sono donne che l'artista ha incontrato o visto di sfuggita, e sulle quali ha sovrapposto alcuni dei suoi tratti somatici.
I personaggi dei suoi quadri tendono all'astrazione; ciò è in parte dovuto alla sobrietà dei soggetti dipinti ed in parte all'uso selettivo della memoria di Margherita Manzelli, che riduce la rappresentazione all'essenziale. La commistione di presenza e memoria e la proiezione di un'intensa vita interiore sui soggetti che l'artista ritrae è dilatata dall'introiezione di un terzo elemento: un sottile ed oscuro senso dell'umorismo. Le sue modelle trasudano ansia (sebbene infusa da un ironico senso di perplessità) con il più alto grado di intensità, al punto da apparire come prototipi di individui, come esempi di momenti precisi della vita di una donna.
Dal portale - MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo -.
(Ravenna, 1968)
Nata a Ravenna nel 1968, Margherita Manzelli è tra i nomi di maggior rilievo nel panorama artistico italiano contemporaneo.
Presentata al grande pubblico attraverso numerose esposizioni personali e collettive in Italia (Castello di Rivoli, Studio Guenzani e Viafarini a Milano) e all'estero (Whitechapel e Greengrassi a Londra, Centre d'Art Contemporain a Ginevra e VI Biennale di Istanbul), l'artista ha rappresentato il nostro paese in occasione della Biennale di San Paolo, Brasile nel 2002.
I quadri di Margherita Manzelli rappresentano giovani donne, leggermente alterate nelle proporzioni e nell'incarnato con segni di invecchiamento precoce nelle mani e nei piedi ed espressioni che ne sottolineano i corpi emaciati. Sono donne che l'artista ha incontrato o visto di sfuggita, e sulle quali ha sovrapposto alcuni dei suoi tratti somatici.
I personaggi dei suoi quadri tendono all'astrazione; ciò è in parte dovuto alla sobrietà dei soggetti dipinti ed in parte all'uso selettivo della memoria di Margherita Manzelli, che riduce la rappresentazione all'essenziale. La commistione di presenza e memoria e la proiezione di un'intensa vita interiore sui soggetti che l'artista ritrae è dilatata dall'introiezione di un terzo elemento: un sottile ed oscuro senso dell'umorismo. Le sue modelle trasudano ansia (sebbene infusa da un ironico senso di perplessità) con il più alto grado di intensità, al punto da apparire come prototipi di individui, come esempi di momenti precisi della vita di una donna.
Dal portale - MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo -.
venerdì 17 luglio 2009
Arte Mondadori - Copertine Vecchi Numeri N° 330 Febbraio 2001
INSoLiTi LuoGHi PeR iNSoLiTe MoSTRe
INSoLiTi LuoGHi PeR iNSoLiTe MoSTRe
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Dal 18 giugno 2009
il sottopasso della stazione di Firenze SMN
si è trasforma in spazio espositivo.
“Dipingere la luce” è l’installazione artistica,
composta in quattro movimenti,
realizzata dagli studenti dell’Istituto d’Arte di Firenze,
in collaborazione con il Gruppo Ferrovie dello Stato.
Moviment/azione,
Suprematismo dinamico,
Itinera e Incontri
si ispirano ai temi del viaggio, della stazione, del passare tempo e del movimento.
Gli autori hanno utilizzato la pittura ad olio su pannelli di policarbonato retro illuminati.
Il metodo seguito è stato quello degli insegnisti della prima metà del Novecento.
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Foto di Enzo Correnti
Post inserito da ENZO CORRENTI
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Dal 18 giugno 2009
il sottopasso della stazione di Firenze SMN
si è trasforma in spazio espositivo.
“Dipingere la luce” è l’installazione artistica,
composta in quattro movimenti,
realizzata dagli studenti dell’Istituto d’Arte di Firenze,
in collaborazione con il Gruppo Ferrovie dello Stato.
Moviment/azione,
Suprematismo dinamico,
Itinera e Incontri
si ispirano ai temi del viaggio, della stazione, del passare tempo e del movimento.
Gli autori hanno utilizzato la pittura ad olio su pannelli di policarbonato retro illuminati.
Il metodo seguito è stato quello degli insegnisti della prima metà del Novecento.
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Foto di Enzo Correnti
Post inserito da ENZO CORRENTI
in primo piano FRaGiLe di LauRa TeDeSCHi
in primo piano FRaGiLe di LauRa TeDeSCHi
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Laura Tedeschi, nasce a Rapallo nel 1968 attualmente vive e lavora a Vienna,
dove cura il suo atelier d’arte.
L’artista apprende fin da piccola le tecniche pittoriche dal padre,
il maestro impressionista Gianni Tedeschi,
crescendo "respirando" arte arriva ad una maturitá pittorica attraverso anni di silenzioso studio.
Laura ripercorre il linguaggio dei grandi maestri,
da Matisse agli espressionisti tedeschi,
pur rimanendo con il suo tratto ed i suoi colori nel suo mondo variopinto.
Nella sua pittura possiamo notare vari temi:
paesaggi, nudi, animali e ritratti,
tutti lavori in cui si puó notare la freschezza e la libertá
attraverso pennellate ricche di colore pastellato e gioiose in tutto il contesto,
in ogni sua opera ci illuminiamo e meditiamo nel suo mondo variopinto.
V.Cangiano
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Inserito da ENZO CORRENTI
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Laura Tedeschi, nasce a Rapallo nel 1968 attualmente vive e lavora a Vienna,
dove cura il suo atelier d’arte.
L’artista apprende fin da piccola le tecniche pittoriche dal padre,
il maestro impressionista Gianni Tedeschi,
crescendo "respirando" arte arriva ad una maturitá pittorica attraverso anni di silenzioso studio.
Laura ripercorre il linguaggio dei grandi maestri,
da Matisse agli espressionisti tedeschi,
pur rimanendo con il suo tratto ed i suoi colori nel suo mondo variopinto.
Nella sua pittura possiamo notare vari temi:
paesaggi, nudi, animali e ritratti,
tutti lavori in cui si puó notare la freschezza e la libertá
attraverso pennellate ricche di colore pastellato e gioiose in tutto il contesto,
in ogni sua opera ci illuminiamo e meditiamo nel suo mondo variopinto.
V.Cangiano
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Inserito da ENZO CORRENTI
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