Per tutti coloro che visitano questo blog
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Vi invito a guardare il documentario in fondo alla pagina è un'opera d'arte.
"Cosa c'è sotto le nuvole"
Il video descrive il degrado in atto nelle Alpi Apuane .
Regia,Testi,Musica di:
Alberto Grossi
Vincitore del premio speciale al Mountain Film Festival di Trento.
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mercoledì 30 settembre 2009
Arte Mondadori - Copertine Vecchi Numeri N° 348 Agosto 2002
ARTE Numero 348
Agosto 2002
Copertina
David La Chapelle
Il ritrattista delle star
conquista Vienna
Le promesse
Da Axelsson a Coppes
I classici
Da ManRay a Struth
Il mercato
Ecco i nuovi miti
aRTe iN CaRRoZZeRia Le PeRFoRMaNCe
Dark Lady e l’Uomo Carta in libera stampa per liberaMENTE
Performance di Agnese Mattiuzzi e Enzo Correnti
VeCCHieNuoVe
PeRFoRMaNCe Di SaNDRa SPiNeLLi e DaNieLe FuRCaS
With out me
Performance di Rodolfo Cubeta
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Pontedera, 26 settembre 2009
Carrozzeria Rizieri
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Nome Proprio Persona Umana
V° Incontro artisti contemporanei
A cura di Antonio De Rose, Barbara Calonaci, Luigi Zucconi e Enzo Correnti
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Inserito da ENZO CORRENTI
sabato 26 settembre 2009
Emilio Vedova
Emilio Vedova
(Venezia,1919 – 2006)
Inizia a dipingere e a disegnare come autodidatta guardando a Tintoretto . Nel 1935 esegue numerosi disegni che anticipano la sua pittura informale degli anni cinquanta.Nel 1937 soggiorna a Roma dove frequenta la scuola del nudo di A.Bocchi continuando a produrre lavori grafici e oli di architetture.
Nel 1946 a Milano firma il manifesto "oltre Guernica" aderisce alla nuova secessione artistica , poi al fronte nuovo delle arti. Oppositore del Neorealismo e tra i protagonisti della rottura tra i pittori figurativi e astratti.
Durante i primi anni '50 sviluppa uno stile gestuale facendo uso di colori fortemente contrastanti soprattutto neri, e di larghe pennellate.Fece parte del gruppo degli Otto (Afro, Birolli, Corpora, Santomaso, Morlotti, Vedova, Moreni, Turcato) di Lionello Venturi (1952), passando dal primo neocubismo delle "geometrie nere" a una pittura le cui tematiche politico-esistenziali hanno trovato via via espressione in una gestualità romanticamente automatica e astratta.Emilio Vedova è morto a Venezia all'età di 87 anni.
(Venezia,1919 – 2006)
Inizia a dipingere e a disegnare come autodidatta guardando a Tintoretto . Nel 1935 esegue numerosi disegni che anticipano la sua pittura informale degli anni cinquanta.Nel 1937 soggiorna a Roma dove frequenta la scuola del nudo di A.Bocchi continuando a produrre lavori grafici e oli di architetture.
Nel 1946 a Milano firma il manifesto "oltre Guernica" aderisce alla nuova secessione artistica , poi al fronte nuovo delle arti. Oppositore del Neorealismo e tra i protagonisti della rottura tra i pittori figurativi e astratti.
Durante i primi anni '50 sviluppa uno stile gestuale facendo uso di colori fortemente contrastanti soprattutto neri, e di larghe pennellate.Fece parte del gruppo degli Otto (Afro, Birolli, Corpora, Santomaso, Morlotti, Vedova, Moreni, Turcato) di Lionello Venturi (1952), passando dal primo neocubismo delle "geometrie nere" a una pittura le cui tematiche politico-esistenziali hanno trovato via via espressione in una gestualità romanticamente automatica e astratta.Emilio Vedova è morto a Venezia all'età di 87 anni.
giovedì 24 settembre 2009
L'aBBRaCCio Di NiNa e eNZo By NiNa ToDoRoViC e eNZo CoRReNTi
Arte Mondadori - Copertine Vecchi Numeri N° 347 Luglio 2002
mercoledì 23 settembre 2009
ROY LICHTENSTEIN
Roy Lichtenstein
( New York,1923- 1977)
Le sue prime opere si avvicinano molto all'espressionismo astratto, dopo il 1961 userà tecnica e immagini classiche dei fumetti,imponendosi come uno dei maggiori esponenti della Pop Artstatunitense,la sua prima personale alla galleria di Leo Castelli a New York.
Le prime mostre di Lichtenstein trovano il pubblico e la critica impreparati al suo nuovo linguaggio , reagendo con fastidio e rifiuto, tant'è vero che una recensione di un giornale di New York nel 1961 lo considera il peggior artista d'America. Però poi dal 1963 le opere dell'artista veranno apprezzate da un pubblico sempre più vasto al tal punto da diventare un fenomeno di massa . Nel frattempo l'artista approfondisce le sue ricerche tematiche e stilistiche, non più limitandosi alla passiva imitazione dei fumetti ma creando una propria iconografia attraverso proprie forme, inoltre studia con maggior attenzione linee e colori interessandosi alla sperimentazione dell'Optical Art.Il lavoro dell'artista è quello di isolare una vignetta da un fumetto ingrandendola separandola dal contesto per dargli nuovi e diversi significati, rispetto alla sua originale impostazione, le figure sono delimitate da contorni netti e marcati e lo spazio e privo di profondità, rimandando esplicitamente al mondo dei fumetti, i soggetti e le situazioni diventano caposaldi dell'iconografia della Pop Art , che simboleggiano la cultura statunitense.
( New York,1923- 1977)
Le sue prime opere si avvicinano molto all'espressionismo astratto, dopo il 1961 userà tecnica e immagini classiche dei fumetti,imponendosi come uno dei maggiori esponenti della Pop Artstatunitense,la sua prima personale alla galleria di Leo Castelli a New York.
Le prime mostre di Lichtenstein trovano il pubblico e la critica impreparati al suo nuovo linguaggio , reagendo con fastidio e rifiuto, tant'è vero che una recensione di un giornale di New York nel 1961 lo considera il peggior artista d'America. Però poi dal 1963 le opere dell'artista veranno apprezzate da un pubblico sempre più vasto al tal punto da diventare un fenomeno di massa . Nel frattempo l'artista approfondisce le sue ricerche tematiche e stilistiche, non più limitandosi alla passiva imitazione dei fumetti ma creando una propria iconografia attraverso proprie forme, inoltre studia con maggior attenzione linee e colori interessandosi alla sperimentazione dell'Optical Art.Il lavoro dell'artista è quello di isolare una vignetta da un fumetto ingrandendola separandola dal contesto per dargli nuovi e diversi significati, rispetto alla sua originale impostazione, le figure sono delimitate da contorni netti e marcati e lo spazio e privo di profondità, rimandando esplicitamente al mondo dei fumetti, i soggetti e le situazioni diventano caposaldi dell'iconografia della Pop Art , che simboleggiano la cultura statunitense.
martedì 22 settembre 2009
LeNa LiV. HeKHaLòT
Lena Liv. Hekhalòt
Spazio Collezione
Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci - Prato
Inaugurazione giovedì 24 Settembre, ore 20
Con il Patrocinio di:
Ministero per i Beni delle Attività Culturali
Ambasciata di Israele
In collaborazione con il Tel Aviv Museum of Art
nell’ambito del Festival Economia3 promosso dalla Regione Toscana
Apertura al pubblico: venerdì 25 Settembre 2009 – 10 Gennaio 2010
tutti i giorni, ore 10 – 19, chiuso martedì
ingresso libero
Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci in collaborazione con il Tel Aviv Museum of Art presenta la prima mostra personale in un museo italiano dell’artista russo/israeliana Lena Liv dall’evocativo e allo stesso tempo enigmatico titolo Hekhalòt. Il termine è tratto dalla cabala ebraica e fa riferimento ai “Palazzi Divini” in un percorso mistico tra mondo visibile e invisibile.
La mostra, a cura del Direttore Artistico Marco Bazzini, si svolgerà presso il Centro Pecci dal 25 Settembre 2009 al 10 gennaio 2010 per fare poi tappa presso il museo di Tel Aviv nel prossimo febbraio.
Lena Liv utilizza in maniera pittorica immagini fotografiche recuperate su bancarelle o in archivi per privarle del loro contesto e trovare così nuove profondità di senso. Un processo di straniamento che partendo da dettagli privati non riconducibili a un singolo permette all’artista di creare grandi installazioni nelle quali chiunque può identificarsi. “Io cerco di non rappresentare ma di dare la sensazione di qualcosa di molto vicino”, dice Lena del suo lavoro, “intimo a noi tutti e nello stesso tempo indecifrabile. Un’attesa o forse una promessa, un dubbio, una domanda. E’ un tentativo di sacralizzazione di semplicità, di essenzialità e di verità”.
L’immaginario di Lena Liv è fatto di oggetti semplici appartenenti ad un universo passato, di volti di altri tempi - come nella serie dedicata ai degenti di un ospedale psichiatrico o a quella dei bambini - ed è sempre una rappresentazione archetipica del mondo e del tempo. I suoi lavori sono di suggestiva potenza e di grande emozione, coinvolgono la memoria dello spettatore in ricordi personali e allo stesso tempo riportano a nuova vita ciò che viene da lontano.
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Inserito da ENZO CORRENTI
lunedì 21 settembre 2009
Arte Mondadori - Copertine Vecchi Numeri N° 346 Giugno 2002
domenica 20 settembre 2009
EVENTI - MOSTRE (Atelier Tomaui)
Foto di Augusto Marchetti
Nuova Collezione Autunno Inverno 2009/10
TOMAUI
AROMI & AQUILAE
Negozio di abbigliamento
sito in Massa Viale Trieste,17
da oggi assieme al marchio Tomaui diventa portavoce di un nuovo modo di fare abbigliamento.
Non più solo un negozio ma un vero e proprio laboratorio creativo unico nel suo genere.
TOMAUI è una linea di abbigliamento creativo ideata dalla stilista Marta Laurin che mette assieme studi pittorici e racconti di viaggi in un pachwork di idee e stoffe.
L'assemblaggio delle variopinte fantasie dei tessuti e metafora dell'unione di diverse esperienze.
Un work in progress di progetti creativi che includono le opere d'arte iperrealiste di Augusto Marchetti visitabili nello stesso atelier.
AROMI & AQUILAE si propone anche come luogo di esposizione per chiunque voglia far conoscere il proprio progetto artistico e creativo, le nostre pareti si offrono per ospitare le foto o i quadri di chi voglia mettersi in gioco e contribuire a fare del laboratorio TOMAUI uno spazio interattivo all'interno della città.
Negozio di abbigliamento
sito in Massa Viale Trieste,17
da oggi assieme al marchio Tomaui diventa portavoce di un nuovo modo di fare abbigliamento.
Non più solo un negozio ma un vero e proprio laboratorio creativo unico nel suo genere.
TOMAUI è una linea di abbigliamento creativo ideata dalla stilista Marta Laurin che mette assieme studi pittorici e racconti di viaggi in un pachwork di idee e stoffe.
L'assemblaggio delle variopinte fantasie dei tessuti e metafora dell'unione di diverse esperienze.
Un work in progress di progetti creativi che includono le opere d'arte iperrealiste di Augusto Marchetti visitabili nello stesso atelier.
AROMI & AQUILAE si propone anche come luogo di esposizione per chiunque voglia far conoscere il proprio progetto artistico e creativo, le nostre pareti si offrono per ospitare le foto o i quadri di chi voglia mettersi in gioco e contribuire a fare del laboratorio TOMAUI uno spazio interattivo all'interno della città.
sabato 19 settembre 2009
RON MUECK
Ron Mueck
( Melbourne - Australia, 1958)
Lo scultore australiano Ron Muek dopo aver lavorato, occupandosi di effetti speciali, nel mondo del cinema e della pubblicità, alcuni anni fà è esordito come artista, la sua prima scultura è stata "Dead Dad" (Papà morto) realizzata con silicone, imitando alla perfezione e nei minimi particolari la superfice del corpo umano.La prima volta che ha esposto è stato nel 1997 in una rassegna londinese, Sensation, che ha fatto voltare pagina all'arte contemporanea internazionale. Impressionante è il modo e l'assoluta fedeltà con cui sono realizzate le sue sculture iperrealiste, ogni singolo pelo o capello è visibile, ogni minima imperfezione cutanea è riconoscibile, i suoi soggetti , sono scolpiti in varie posizioni , per dare maggiore realismo possibile all' opera stessa, un campionario di varia umanità in scala gigante e dall'inquietante livello di dettaglio. Uomini e donne che paiono pensare sia in dimensione naturale , che in dimensioni enormi, talmente perfette, sotto ogni punto di vista. Sconvolgenti al tal punto da impressionare chiunque visiti una sua mostra. Ogni dettaglio viene studiato dall'artista nei minimi particolari, per dare maggiore effetto alle sue opere, tanto da sembrare delle persone vive, come chi al momento le sta visitando.
( Melbourne - Australia, 1958)
Lo scultore australiano Ron Muek dopo aver lavorato, occupandosi di effetti speciali, nel mondo del cinema e della pubblicità, alcuni anni fà è esordito come artista, la sua prima scultura è stata "Dead Dad" (Papà morto) realizzata con silicone, imitando alla perfezione e nei minimi particolari la superfice del corpo umano.La prima volta che ha esposto è stato nel 1997 in una rassegna londinese, Sensation, che ha fatto voltare pagina all'arte contemporanea internazionale. Impressionante è il modo e l'assoluta fedeltà con cui sono realizzate le sue sculture iperrealiste, ogni singolo pelo o capello è visibile, ogni minima imperfezione cutanea è riconoscibile, i suoi soggetti , sono scolpiti in varie posizioni , per dare maggiore realismo possibile all' opera stessa, un campionario di varia umanità in scala gigante e dall'inquietante livello di dettaglio. Uomini e donne che paiono pensare sia in dimensione naturale , che in dimensioni enormi, talmente perfette, sotto ogni punto di vista. Sconvolgenti al tal punto da impressionare chiunque visiti una sua mostra. Ogni dettaglio viene studiato dall'artista nei minimi particolari, per dare maggiore effetto alle sue opere, tanto da sembrare delle persone vive, come chi al momento le sta visitando.
mercoledì 16 settembre 2009
Arte Mondadori - Copertine Vecchi Numeri N° 345 Maggio 2002
eSSeRCi SeNZa eSSeRCi 2 Siamo a 159 mail art
eSSeRCi SeNZa eSSeRCi (seconda edizione)
MoSTRa Di aRTe PoSTaLe
a cura di eNZo CoRReNTi
-
La mostra fa parte della manifestazione:
NoMe PRoPRio PeRSoNa uMaNa
V° iNCoNTRo aRTiSTi CoNTeMPoRaNei
CaRRoZZeRia RiZieRiVia PiSaNa, 19
PoNTeDeRa (PiSa)
-
Sabato 26 e domenica 27 settembre 2009
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Nella foto una mail art di Agnese Mattiuzzi
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Inserito da ENZO CORRENTI
DaViD FeDi ZeB _ DiaBoLiKaMeNTe aMBiGuiTà e CoNTRaDDiZioNe
martedì 15 settembre 2009
SCHeGGe CRoMaTiCHe 2
SCHeGGe CRoMaTiCHe 2
Cinque artisti fra astrazione e simbolismo
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GaLLeRia di Via LaRGa - Via Cavour, 7/r - Firenze
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ven 18 settembre 2009 - dom 27 settembre 2009
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Espongono:
Franco Margari
Fiorella Noci
Sergio Rinaldelli
Silvaris
Giovanna Sparapani
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Mostra a cura di Giampaolo Trotta
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Inaugurazione: venerdì 18 settembre ore 18.00
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Presentazione di Giampaolo Trotta
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Apertura mostra: tutti i giorni dalle ore 11.00 alle ore 19.00
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Info: 3396697617
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Inserito da ENZO CORRENTI
lunedì 14 settembre 2009
Nome Proprio PersonaUmana (n.p.p.u.)
Nome Proprio Persona Umana (n.p.p.u)
V° iNCoNTRo aRTiSTi CoNTeMPoRaNei
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Mostra di pittura, scultura e fotografia
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In programma performance, lettura di poesie, video e libere rappresantazioni degli artisti presenti.
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Comitato artistico
BARBARA CALONACI
LUIGI ZUCCONI
ENZO CORRENTI
ANTONIO DE ROSE
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Evento collaterale 1
MOSTRA DI ARTE POSTALE
eSSeRCi SeNZa eSSeRCi (seconda edizione)
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Evento collaterale 2
GRAFFITI
WRiTeRS aLL'oPeRa iN CaRRoZZeRia
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NB... LA PARTECIPAZIONE E' ESCLUSIVAMENTE SU INVITO DA PARTE DEL COMITATO ARTISTICO.
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Orari:
Sabato 26 settembre 2009 dalle ore 16:00 alle ore 22:00
Domenica 27 settembre 2009 dalle ore 10:00 alle ore 18:00
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ELENCO PARTECIPANTI (al 10 settembre 2009)
.
ARESU GIULIA
BALDI MICHELA
BARBAGLI DANIELE
BARNA FABIOLA
BATTAGELLO MICHELA
BATTISTI CARLA
BIAGINI ALFREDO
BOTTAI MARIO
BOZZI SAMUEL
BRANDI ANTONELLA
CALONACI BARBARA
CANNONE STEFANO
CECCARELLI MIMMO
CECCHI STEFANO
CONIGLIONE LAURA
CONSUMI LOREDANA
CORRADO MIMMO
CUBETA RODOLFO
DE LAURENTIIS BEATRICE
DONATI TANIA
DUCCI PATRIZIA
FANTUCCI LAURA
FRESU IGNAZIO
GABBANI TOMMASO
GIANNESSI MIRKO
GRANCHI PAOLO
HIC IVAN
IPPOLITO GENNARO
KICKHòFFEL PARDO
LAI ANDREA
MARCHESINI STEFANO
MARTELLONI ALFREDO
MATTIUZZI AGNESE
MURAT ONOL
NERI BRUNELLA
PAGANINI LUCIA
PERGOLINI ANGIOLO
ROSATI ILENIA
SASSANELLI ANTONELLA
SASSANO RACHELE
SERAFINI LAURA
STRAZZULLO GENNARO
TODORIC NINA
UGOLINI MAURO
VACCA MASSIMILIANO
VARI SILVIA
VENTURI LAURA
VITI ALESSANDRO
ZAPPAROLI VINICIO
ZUCCONI LUIGI
PULIDORI LANCIOTTO
ASCRIZZI ALESSANDRA
TOSSO FRANCESCA
ROSSELLI MANUELA
MAZZONE UMBERTO
CRASTO VALENTINA
DONNARUMMA GIOVANNA
MARIA GRAZIA GALATA'
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Inserito da ENZO CORRENTI
eSSeRCi SeNZa eSSeRCi - MoSTRa Di aRTe PoSTaLe (seconda edizione)
eSSeRCi SeNZa eSSeRCi 2
MoSTRa Di aRTe PoSTaLe
a cura di eNZo CoRReNTi
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evento collaterale al V° Incontro artisti contemporanei
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per partecipare ci sono poche regole da rispettare,
fate e spedite la vostra arte postale...
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- REGOLAMENTO:
1)-Eseguire le mail art a "tema libero"
2)-Sul retro scrivere nome dell'autore, data e titolo
3)-La partecipazione è gratuita
4)-Spedire una o più opere postali a:
---ENZO CORRENTI - VIA GARELLA, 43 - 59100 PRATO
5)-Le opere pervenute non saranno restituite
6)-Per informazioni:---Enzo 347.5729513 - enzo.correnti@libero.it
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La mostra fa parte della manifestazione:
NoMe PRoPRio PeRSoNa uMaNa
V° iNCoNTRo aRTiSTi CoNTeMPoRaNei
CaRRoZZeRia RiZieRi
Via PiSaNa, 19
PoNTeDeRa (PiSa)
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Sabato 26 e domenica 27 settembre 2009
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ps SARANNO ESPOSTE TUTTE LE MAIL ART PERVENUTE ENTRO E NON OLTRE IL 24 SETTEMBRE 2009
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This year also, the annual meeting of the contemporary artists, in Carrozzeria Rizieri di Pontedera.
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The MAIL ART exhibition ESSERCI SENZA ESSERCI (Being There, Without Being There) – the second edition
Curated by Enzo Correnti
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Collateral event in V° encounter of the contemporary artiststhere are few rules to follow, for participationmake and send your mail art…
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-THE RULES:
1) The theme of the exhibition is free
2) On the back side of the mail art write the name of the author, date and title of the work
3) There is no participation fee
4) Send one or more mail arts to the following address: ENZO CORRENTI – VIA GARELLA, 43 – 59100 PRATO, ITALY
5) The mail arts are not being returned
6) For more information: Enzo Correnti – cell phone +393475729513, E-mail: enzo.correnti@libero.it
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-The exhibition is part of the manifestation:
NoMe PRoPRio PeRSoNa uMaNa (Personal Name Human Person)
V° encounter of the contemporary artists
Carrozzeria Rizieri
Via Pisana 19
Pontendera (Pisa) Italy
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-Saturday, the 26th and Sunday the 27th of September 2009.
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-ALL MAIL ART RECEIVED NOT LATER THAN THE 24TH OF SEPTEMBER WILL BE EXHIBITED ON THE SHO
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Inserito da ENZO CORRENTI
L'uoMo CaRTa a SPaSSo PeR L'iTaLia
io e MaRiNeLLa
NoTo (Siracusa)
oMaGGio aLL'iNFioRaTa Di NoTo
PuNTo D'iNCoNTRo 2
PuNTo D'iNCoNTRo aD AR(t)CeVia 2009
io SoNo NeSSuNo e Tu CHi SEi?
AR(t)CEVIA International Art Festival 2009
PuNTo D'iNCONTRo a SaNTa SoFia (FC)
Io e aNToNeLLa SaSSaNeLLi
Santa Sofia (FC)
mondo RE_ DE_ cadente
di eNZo CoRReNTi & PeTRa VySKoçiLoVà
Santa Sofia (FC)
12-13-14-15 agosto 2009
BuSKeRS FeSTiVaL SaNTa SoFia (FC)
BORGO&PIAZZA - quarta edizione
SeGNi aNiMaTi Da uN SeNSo
La mia opera 240 x 270 cm realizzata per L'Aquila...
FOTO: eNZo CoRReNTi e PeTRa VySKoçiLoVà
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Inserito da ENZO CORRENTI
sabato 12 settembre 2009
mercoledì 9 settembre 2009
NOBUYOSHI ARAKI
Nobuyoshi Araki
(Tokyo, 1940)
Fotografo Giapponese dopo aver studiato fotografia, si trasferì per lavoro a Dentsu, presso un'agenzia pubblicitaria, dove conobbe la sua futura sposa Yoko. Dopo il matrimonio, Araki pubblicò una raccolta di fotografie (Sentimental journey, 1971) scattate alla moglie durante il loro viaggio di nozze. Yoko morì nel 1990 di cancro alle ovaie. Le foto dei suoi ultimi giorni vennero pubblicate da Araki in un libro dal titolo Winter journey.
Araki è noto per i suoi reportage sull'industria del sesso giapponese. Negli anni '80 focalizzò la sua attenzione su Kabukicho, storica zona a luci rosse di Shinjuku, un quartiere di Tokyo. Le relative foto, raccolte in Tokyo lucky hole, risalgono al biennio 1983-1985.
Ha pubblicato più di 350 libri ed è considerato uno degli artisti più prolifici di sempre. Ha lavorato anche per riviste come Playboy, Déjà-Vu ed Erotic Housewives. È stato più volte arrestato in Giappone, anche se non è mai finito in carcere, con l'accusa di oscenità; anche il direttore di un museo subì l'arresto per aver esposto delle sue foto. La musicista Björk è una sua grande ammiratrice: è di Araki la copertina dell'album di remix Telegram.
Nel 2005 il regista Travis Klose ha realizzato un documentario sulla sua arte dal titolo Arakimentari.
(Tokyo, 1940)
Fotografo Giapponese dopo aver studiato fotografia, si trasferì per lavoro a Dentsu, presso un'agenzia pubblicitaria, dove conobbe la sua futura sposa Yoko. Dopo il matrimonio, Araki pubblicò una raccolta di fotografie (Sentimental journey, 1971) scattate alla moglie durante il loro viaggio di nozze. Yoko morì nel 1990 di cancro alle ovaie. Le foto dei suoi ultimi giorni vennero pubblicate da Araki in un libro dal titolo Winter journey.
Araki è noto per i suoi reportage sull'industria del sesso giapponese. Negli anni '80 focalizzò la sua attenzione su Kabukicho, storica zona a luci rosse di Shinjuku, un quartiere di Tokyo. Le relative foto, raccolte in Tokyo lucky hole, risalgono al biennio 1983-1985.
Ha pubblicato più di 350 libri ed è considerato uno degli artisti più prolifici di sempre. Ha lavorato anche per riviste come Playboy, Déjà-Vu ed Erotic Housewives. È stato più volte arrestato in Giappone, anche se non è mai finito in carcere, con l'accusa di oscenità; anche il direttore di un museo subì l'arresto per aver esposto delle sue foto. La musicista Björk è una sua grande ammiratrice: è di Araki la copertina dell'album di remix Telegram.
Nel 2005 il regista Travis Klose ha realizzato un documentario sulla sua arte dal titolo Arakimentari.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
lunedì 7 settembre 2009
Arte Mondadori - Copertine Vecchi Numeri N° 344 Aprile 2002
GIULIANO GHELLI
Giuliano Ghelli
(Firenze , 1944).
Si conferma uno dei grandi sognatori della pittura italiana, ricevendo importanti riconoscimenti in Italia e all’estero.
(Firenze , 1944).
Si conferma uno dei grandi sognatori della pittura italiana, ricevendo importanti riconoscimenti in Italia e all’estero.
Un autore in cui magia e realtà, esperienza vissuta o inventata, si fondono realizzando un teatro visionario colmo di luoghi magici, segni decifrabili o indecifrabili, elementi concreti o apparizioni incantate. Gli olii e le litografie di Ghelli ci accompagnano in un cosmo sospeso tra finito e infinito, tra reale e metafisico.
Per l’artista non esiste una realtà assoluta delle cose ma solo la forma che esse assumono attraverso di noi. Lo spazio mentale di Ghelli è al di là di ogni nozione o pensiero razionale del mondo. Per accedervi non è necessario avvicinarsi con l’intelletto puro, bensì con una mente aperta. Le sue opere giocano ad essere una ri-scrittura del reale, sulla base di un codice personale fondato su libere, e talvolta incoscienti, associazioni in cui una cosa potrebbe richiamarne un’altra, in un imprevedibile processo simbologico. Una metarealtà fantastica, come la definisce Vanni, la ricerca sistematica di una nuova soggettività, di una mimesi spirituale che tende verso un’autenticità interiore. Le forme di Ghelli acquistano una sorprendente luminosità, una straordinaria varietà di morfologia, di registri cromatici, conservano un’elevata autonomia di movimento e al tempo stesso una smagliante e indeteriorabile evidenza proprio in virtù del loro non senso.
Ghelli Esordisce diciassettenne a Milano in una collettiva alla Galleria Numero di Fiamma Vigo. Nel 1975 e nel 1980 venne “Segnalato Bolaffi” da Tommaso Paloscia come uno dei migliori cinquanta artisti italiani. All'estero espone per la prima volta a Parigi nel 1974, presso l'Università di Lettere e nel 1975 a New York. Poi a Los Angeles, Francoforte, Dortmund, Brema, Siviglia, Lussemburgo, Salonicco, Bruxelles, Barcellona, Worpswede, Jade, Bocholt, fino a superare le cento mostre personali.Nel 2000 è stato uno dei vincitori del concorso indetto dalla Fondazione Collodi per la realizzazione di un grande murales su Pinocchio. Due importanti personali sono state realizzate a Milano (1992) e al Museo Pecci di Prato (2001).
Tratto da:
Maurizio Vanni (2003), L’Eco del Sogno, Ed. Galleria Tornabuoni: Firenze
Per l’artista non esiste una realtà assoluta delle cose ma solo la forma che esse assumono attraverso di noi. Lo spazio mentale di Ghelli è al di là di ogni nozione o pensiero razionale del mondo. Per accedervi non è necessario avvicinarsi con l’intelletto puro, bensì con una mente aperta. Le sue opere giocano ad essere una ri-scrittura del reale, sulla base di un codice personale fondato su libere, e talvolta incoscienti, associazioni in cui una cosa potrebbe richiamarne un’altra, in un imprevedibile processo simbologico. Una metarealtà fantastica, come la definisce Vanni, la ricerca sistematica di una nuova soggettività, di una mimesi spirituale che tende verso un’autenticità interiore. Le forme di Ghelli acquistano una sorprendente luminosità, una straordinaria varietà di morfologia, di registri cromatici, conservano un’elevata autonomia di movimento e al tempo stesso una smagliante e indeteriorabile evidenza proprio in virtù del loro non senso.
Ghelli Esordisce diciassettenne a Milano in una collettiva alla Galleria Numero di Fiamma Vigo. Nel 1975 e nel 1980 venne “Segnalato Bolaffi” da Tommaso Paloscia come uno dei migliori cinquanta artisti italiani. All'estero espone per la prima volta a Parigi nel 1974, presso l'Università di Lettere e nel 1975 a New York. Poi a Los Angeles, Francoforte, Dortmund, Brema, Siviglia, Lussemburgo, Salonicco, Bruxelles, Barcellona, Worpswede, Jade, Bocholt, fino a superare le cento mostre personali.Nel 2000 è stato uno dei vincitori del concorso indetto dalla Fondazione Collodi per la realizzazione di un grande murales su Pinocchio. Due importanti personali sono state realizzate a Milano (1992) e al Museo Pecci di Prato (2001).
Tratto da:
Maurizio Vanni (2003), L’Eco del Sogno, Ed. Galleria Tornabuoni: Firenze
venerdì 4 settembre 2009
ALESSANDRO PAPETTI
Alessandro Papetti
(Milano, 1958)
Dopo gli studi classici, Alessandro Papetti (classe 1958), decide di dedicarsi appieno alla pittura. L'artista ha cominciato dedicandosi all'incisione. Autodidatta, si può definire figurativo esistenziale, influenzato senza ombra di dubbio dallo studio per l'arte antica, unita ad una predilezione per il movimento espressionista, del quale condivide la passione per le incisioni, che accompagnano spesso le tele, e il fatto di abitare a Milano dove sicuramente non gli è stata estranea l'opera di artisti come Ferroni e Romagnoni, attivi negli anni sessanta, non indifferenti alle tensioni sociali legate a quel periodo. Lo stile del pittore è basato sulla rappresentazione di interni e figure, la pennellata densa e pastosa dell'artista descrive con grande realismo un mondo di silenzio, vuoto, sospeso, con un motivo costante, una luce lunare che descrive cose e persone, e le illumina con bagliori improvvisi mettendone in evidenza la fragilità.Cantieri navali abbandonati , fabbriche dismesse, scenari di archeologia indusriale, interni di ville settecentesche , sulle quali il trascorrere del tempo ha impresso delle tracce indelebili, ritratti, lo studio approfondito sul tema del nudo, come nel tema dell'acqua, sono i soggetti da lui affrontati. E ancora pesaggi urbani pennellati vorticosamente e velocemente con grigi e blu alternati, per descriverne scene diurne e notturne, inserendo talvolta elementi di dinamicità, in questo modo, viali, lampioni e palazzi prendono vita, trascinati da un turbine di colori, sempre freddi, a rappresentare un mondo a volte durissimo, con poca o nessuna gioia.
(Milano, 1958)
Dopo gli studi classici, Alessandro Papetti (classe 1958), decide di dedicarsi appieno alla pittura. L'artista ha cominciato dedicandosi all'incisione. Autodidatta, si può definire figurativo esistenziale, influenzato senza ombra di dubbio dallo studio per l'arte antica, unita ad una predilezione per il movimento espressionista, del quale condivide la passione per le incisioni, che accompagnano spesso le tele, e il fatto di abitare a Milano dove sicuramente non gli è stata estranea l'opera di artisti come Ferroni e Romagnoni, attivi negli anni sessanta, non indifferenti alle tensioni sociali legate a quel periodo. Lo stile del pittore è basato sulla rappresentazione di interni e figure, la pennellata densa e pastosa dell'artista descrive con grande realismo un mondo di silenzio, vuoto, sospeso, con un motivo costante, una luce lunare che descrive cose e persone, e le illumina con bagliori improvvisi mettendone in evidenza la fragilità.Cantieri navali abbandonati , fabbriche dismesse, scenari di archeologia indusriale, interni di ville settecentesche , sulle quali il trascorrere del tempo ha impresso delle tracce indelebili, ritratti, lo studio approfondito sul tema del nudo, come nel tema dell'acqua, sono i soggetti da lui affrontati. E ancora pesaggi urbani pennellati vorticosamente e velocemente con grigi e blu alternati, per descriverne scene diurne e notturne, inserendo talvolta elementi di dinamicità, in questo modo, viali, lampioni e palazzi prendono vita, trascinati da un turbine di colori, sempre freddi, a rappresentare un mondo a volte durissimo, con poca o nessuna gioia.
mercoledì 2 settembre 2009
Arte Mondadori - Copertine Vecchi Numeri N° 343 Marzo 2002
martedì 1 settembre 2009
DAMIEN HIRST
Damien Hirst
(Bristol, 1965)
Artista inglese capofila dei cosiddetti YBAs (Young British Artists).
Damien Hirst, insieme a Maurizio Cattelan, è considerato l'artista più provocatorio della scena artistica degli anni novanta. Con i suoi animali sezionati e "fermati" nella loro situazione di morte, Hirst raggiunge il massimo della provocazione e della riflessione sul concetto di mortalità e di consapevolezza della fine. Saatchi è tra i primissimi estimatori dell'artista, e ciò gli consente di realizzare le sue prime opere monumentali, tra cui uno squalo di cinque metri conservato in una vasca di formaldeide. Quasi tutto il suo lavoro riflette sul concetto di mortalità e di malattia, oltre agli animali messi sotto formaldeide, sono "scandolosamente" famose anche le sue "vetrine" in cui spesso si assiepano ordinatamente le pillole delle medicine che dovrebbero allontanare la morte. Interiormente legato non solo all'informale ma anche all'action painting e alla pop-art, è noto anche per le sue tecniche definite spin painting, realizzate dipingendo su una superficie circolare in rotazione come un vinile sul giradischi, e spot paintings, che consiste in righe di cerchi colorati spesso imitate dalla grafica pubblicitaria degli ultimi anni. Il suo talento e la sua attitudine all'arte viene alimentato anche verso altri linguaggi e attività infatti lo ritroviamo curatore di mostre , polemista, musicista pop, produttore discografico.
L'obbiettivo di Hirst è quello di diventare l'artista più famoso del mondo e per diventare tale sà che nel bene e nel male bisogna essere riconoscibili, produrre un'emozione indimenticabile, sia essa piacevole o ripugnante.
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